Domenica 23 maggio 2010, a Mercato Vecchio di Pietrarubbia, avrà luogo la sesta edizione della tradizionale “Festa d’là falciatura” organizzata da “I Luoghi del gusto e dello Spirito”, Il Comune di Pietrarubbia in collaborazione con la Pro-loco. Si tratta di una manifestazione storico – culturale incentrata su quelli che erano gli usi ed i costumi della civiltà contadina dei primi del ‘900, volendo porre in primo piano quelli che sono stati i pesanti sacrifici che hanno caratterizzato la vita lavorativa del mezzadro.
L’evento ripercorre le tappe fondamentali di quella che era, e resta tutt’oggi, una delle attività principali di un fondo agricolo: la fienagione. Si potranno rivivere così, oltre alla falciatura stessa, eseguita con diverse tecniche, tutti i momenti salienti ad essa connessi: dalla battitura della falce, al trasporto del fieno con i buoi, all’allestimento del pagliaio, il tutto riproposto in una piacevole cornice volta a ricreare un’ambientazione il più possibile assimilabile a quella che era “l’aia” di una cassa mezzadrile.
Pietrarubbia, deve il suo nome alla particolare colorazione rossastra delle sue rocce: Pietrarubbia sta a significare infatti “petra rubea” (pietra rossa). Suddiviso nelle due frazioni di Ponte Cappuccini e Mercato Vecchio, il territorio è sovrastato dal borgo di Pietrarubbia Castello, uno dei più antichi del Montefeltro, protetto nei secoli dall’antico castello, che vide le lotte fra Montefeltro e Malatesta, culminate nell’eccidio dell’intera famiglia dei feudatari. Questo “magnifico sito” incanta con il suo fascino ambiguo, fatto di scorci, balze, valli, sentieri, pascoli, dirupi scoscesi. Non a caso grandi artisti come Arnaldo Pomodoro e Tonino Guerra ne sono rimasti affascinati e l’emozione profonda di quell’incontro ha dato luogo ad un vero e proprio innamoramento che ha creato un solido e fecondo rapporto di collaborazione.
Oggi Pietrarubbia offre ai visitatori il Centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli) e il Centro per l’artigianato artistico del Montefeltro, che raccoglie il meglio (in quanto a tecnica, inventiva e creatività) di quanto viene prodotto da fantasiosi e sensibili artigiani della Comunità montana del Montefeltro.
La gastronomia del territorio di Pietrarubbia, cucina di incroci e di confini, di varie influenze e culture, feretrane, urbinati e pesaresi, romagnole, aretine e umbro- toscane).Tale tradizione è fatta di pietanze povere ed essenziali tipiche della cultura contadina e provenienti soprattutto dagli orti, dai campi, dalle aie, dai boschi e dai pascoli, in simbiosi con il ritmo naturale delle stagioni e con l’utilizzo e l’elaborazione dei propri prodotti tipici.
Programma Ore 10:00 – Inizio festa, dimostrazione affilatura falce e prove di falciatura a mano; Ore 12:30 – Apertura stand gastronomici (Pranzo, apertura cucine con tagliatelle, strozzapreti con fave e ragù, baccalà in umido, goletta e aglio) Ore 14:30 – Osservazione astronomica del Sole con telescopi Ore 15:00 – Falciatura e sgambatura del fieno, il trasporto del fieno con il biroccio, la realizzazione del pagliai. Ore 17:30 – Merenda t’la legaccia (piada o pane con affettati, formaggio, fave avvolti nel canovaccio tipico) Ore 18:00 – Ballo in piazza-concerto del gruppo REd and White Wine Ore 21:00 – Osservazione astronomica del cielo notturno con telescopio. Inoltre, nel corso della festa: Giochi dimenticati (piastra, spacca furmai, rugulin e altri), artigianato artistico, mostra dei vecchi mestieri e serata con musica.
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